Pietro Arosio

Nato a Lissone, dopo essersi diplomato all'istituto d'arte applicata di Monza si forma professionalmente nel centro ricerche della società AF&F, specializzata nella produzione d'arredi in metallo per spazi collettivi. Nel 1972 inizia la sua attività indipendente. L'essenzialità nella forma dell'oggetto, la ricerca costante di nuovi materiali e tecnologie applicabili, la minuziosa definizione di ogni particolare già in fase di progetto con il reparto engineering delle aziende produttrici, sono elementi fondamentali nel lavoro di Pietro Arosio, che comunque non sottovaluta l'aspetto emozionale del prodotto. Alcuni dei suoi lavori sono stati esposti al Victoria e Albert Museum di Londra e al museo di arte moderna Die Sammlung Di Monaco.

Pietro Arosio

Nato a Lissone, dopo essersi diplomato all'istituto d'arte applicata di Monza si forma professionalmente nel centro ricerche della società AF&F, specializzata nella produzione d'arredi in metallo per spazi collettivi. Nel 1972 inizia la sua attività indipendente. L'essenzialità nella forma dell'oggetto, la ricerca costante di nuovi materiali e tecnologie applicabili, la minuziosa definizione di ogni particolare già in fase di progetto con il reparto engineering delle aziende produttrici, sono elementi fondamentali nel lavoro di Pietro Arosio, che comunque non sottovaluta l'aspetto emozionale del prodotto. Alcuni dei suoi lavori sono stati esposti al Victoria e Albert Museum di Londra e al museo di arte moderna Die Sammlung Di Monaco.

PIETRO AROSIO PER ERNESTOMEDA

Nel 2002 iniziò la collaborazione con Pietro Arosio che disegnò per Ernestomeda la collezione SILVERBOX. Un progetto che cavalcava la tendenza dell’alluminio con una finitura anodizzata molto morbida e quasi priva di riflessi; abbinata al rovere testa di moro in una finitura scurissima. Altro elemento di grande interesse era rappresentato da Square, una maniglia in alluminio quadrata, incassata all’interno dell’anta e planare alla superficie capace di restituire un effetto di continuità. Le composizioni, di grande modernità, proponevano isole sollevate da terra da elementi cilindrici.

La collaborazione con Arosio proseguì con un secondo progetto nel 2006. Mentre le collezioni precedenti prevedevano ante di spessore 20 mm, ELEKTRA fu la prima cucina con anta da 28 mm, pensata per i laccati e per i legni. Una cucina che – pur sviluppando il segno orizzontale della gola – veniva raccontata da Arosio attraverso la verticalità: la cucina dei 5 piani, due piani formati dalle basi, il piano di lavoro, e due piani formati dai pensili.

Pietro Arosio

Nel 2006 Arosio disegna un altro progetto per Ernestomeda, un “oggetto cucina” a centro stanza dalla forte personalità. Una work station dal design futuristico, un’isola leggera ed ergonomica in grado di accogliere attorno a sé più funzioni contemporaneamente.

SOLARIS è lontana dagli schemi formali come lo è dalle pareti, avendo una connotazione spaziale centripeta e inusuale. Arosio la descrive come un’evoluzione formale e concettuale delle cucine-living. Realizzata in Corian, materiale dall’aspetto monolitico ma facilmente modellabile; il progetto ha una vocazione antropocentrica, pensata per spazi aperti, duttili e adattabili. Un progetto unico che si ispira alla letteratura dal romanzo Solaris di Stanislaw Lem.

 

Pietro Arosio

«La cucina è il centro pulsante di un’abitazione, nonché il presupposto per rendere una casa vivibile».